La Storia di Plados Telma
Dal 1991 con passione ed innovazione.
Nasce la Plados S.p.A., con lo scopo di produrre lavelli da cucina in materiale composito. In breve tempo, l’azienda riesce a conquistare una posizione di rilievo nello scenario internazionale.
Inaugurazione della nuova sede a Montecassiano (MC) di circa 10.000 metri quadri coperti.
Le aziende PLADOS e TELMA (quest’ultima, nata nel 1981, prima azienda italiana a produrre lavelli in composito) uniscono le proprie forze ed esperienze, dando vita ad uno dei centri produttivi di lavelli in materiale composito più avanzati al mondo.
Il Gruppo Plados-Telma è la prima azienda al mondo a proporre il lavello antibatterico in grado di inibire lo sviluppo di microorganismi, grazie all’utilizzo degli ioni d’argento.
Inaugurazione del nuovo impianto di produzione della materia prima, sviluppato con tecnologie all’avanguardia e completamente automatizzato. La struttura ha una superficie totale di 3.500 metri quadrati.
ARIAPURA: Il lavello che respira.
Il gruppo Plados-Telma presenta il lavello che contribuisce a purificare l’aria nell’ambiente cucina. Grazie alle nanoparticelle di biossido di titanio e alla loro azione fotocatalitica i lavelli ARIAPURA possono svolgere una triplice azione:• Antinquinante
• Antibatterica
• AutopulenteL’azienda ottiene un importante riconoscimento dalla commissione europea. Il progetto Green sinks (produzione di lavelli ecologici con materie prime di recupero) è stato approvato e finanziato dal programma LIFE, il fondo per l’ambiente della Comunità Europea. E’ uno dei 12 progetti industriali italiani finanziati dall’Europa nel corso del biennio 2013-2015.
Le materie prime coinvolte nella produzione dei materiali compositi sono limitate in termini di quantità e la produzione di lavelli da cucina attualmente non utilizza materiali riciclati. L’idea innovativa di Delta punta invece alla produzione di una nuova linea denominata GREEN SINKS per sostituire completamente le materie prima vergini con materie prime riciclate. Il recupero sarà di due tipi, il primo derivante dalla rottamazione di lavelli e scarti interni e il secondo dal recupero di materie prime di altre produzioni industriali. La sostituzione della carica minerale nei lavelli in composito porterà una serie di vantaggi:
• Salvaguardia del paesaggio riducendo l’estrazione di minerali;
• Riduzione dei consumi per il trasporto del minerale dall’estero;
• Riciclaggio di un’ampia varietà di rifiuti pre e post consumo;
• Riduzione dei rifiuti destinati alle discariche;Per saperne di più visita greensinks.com
Nasce nanoSTONE, il nuovo materiale Plados-Telma in grado di avere le migliori caratteristiche meccaniche ed estetiche che un lavello in materiale composito possa avere. Grazie a delle innovative cariche minerali high-tech in grado di legarsi tra loro in un reticolo tridimensionale la struttura del lavello viene rinforzata dall’interno.
30 anni di passione, entusiasmo e dedizione,
30 anni di innovazione e design.
30 anni di Plados.Rivoluzione Green
Natura, persone ed economia sono i termini connessi e interdipendenti di una stessa relazione; agire per l’ambiente significa generare crescita di valore per le comunità di tutto il mondo. per questa ragione, l’impegno green di Plados Telma investe l’origine della materia prima, i processi produttivi, l’impiego efficiente delle risorse energetiche e idriche, il prodotto e il suo ciclo di vita, per costruire una sostenibilità d’impresa.RINNOVA: materie prime rinnovate al posto di materie prime vergini
Il nostro obiettivo era massimizzare l’impiego di materie prime organiche (mma+pmma) e inorganiche (cariche minerali) altrimenti destinate alla discarica, così da non ricorrere a materie prime vergini non rinnovabili. Attraverso un pro- cesso di rigenerazione delle materie prime di recupero, abbiamo ottenuto un composto green all’origine che garantisce le stesse caratteristiche chimiche, fisiche, meccaniche ed estetiche rispetto al composto tradizionale dei lavelli Plados Telma. la qualità del prodotto finale è identica, la differenza la fa l’origine della materia prima, una differenza capace di essere valore aggiunto.
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